La sperimentazione e l’applicazione di tecniche innovative integrate, finalizzate ad una “informatizzazione” degli interventi e degli esiti delle indagini che avranno interessato i diversi beni, hanno il duplice obiettivo di renderli fruibili su larga scala, bypassando quindi i limiti fisici e geografici, e gestibili e monitorabili da remoto, garantendo, in questo modo, una notevole semplificazione dei processi di manutenzione ed una conseguente minimizzazione dei costi ad essi annessi.
Nanotecnologie, gestione remota dei dati, geolocalizzazione e possibilità di fruizione in remoto sono fra le tecnologie abilitanti elencate dalla Comunità Europea e dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e saranno utilmente impiegate in questo progetto per sviluppare soluzioni e miglioramenti tecnologici attraverso esperienze di ricerca capaci di rivitalizzare il mondo del restauro dei beni culturali.
Gli obiettivi specifici del progetto riguardano il restauro di monumenti e beni architettonici in peperino, in particolare di due siti della città di Viterbo scelti come casi studio per questo progetto: la Basilica di san Francesco alla Rocca e la Fontana di San Faustino (realizzata intorno al 1250). Altri obiettivi specifici sono la dimostrazione dell’efficacia di nuovi protettivi in ambiente reale, con particolare attenzione a trattamenti a basso impatto ambientale, la dimostrazione del valore di tecniche diagnostiche innovative in situazioni reali, la prova di sistemi completi e qualificati di acquisizione dati e realtà virtuale in ambiente operativo.